Aggiornamento sullo scarico d’inerti di demolizione a Polverina (Fiastra)

Cosa è avvenuto in questi ultimi mesi?     Dal 16 febbraio, per comodità, gli aggiornamenti sono stati effettuati solo sulla pagina di Instagram (https://www.instagram.com/camponello_org/), dedicata al paesaggio rurale dell’alto maceratese (siete ufficialmente invitati a seguirla!).

Siamo ora al 3 di giugno ed è previsto un rapido aggiornamento di questa pagina oltra alla creazione di una photo-gallery, riguardo quella che ormai è una discarica di Fiastra a Polverina, lungo la strada provinciale n.58 ‘Lago di Fiastra’, dove vengo portati tantissimi camion di detriti, nascosti ormai solo da una striscia arancione di cantiere e dall’erba che in questa stagione è cresciuta rigogliosa lungo i margini stradali. Provate a scendere dalla vostra auto, alla fine della strada provinciale n.58, poco prima delle casette dei terremotati e scoprirete cumuli di detriti, che periodicamente vengono spalmati come in una vera discarica d’inerti. L’unica differenza è che secondo il Decreto ‘Sisma’, questo ‘deposito’ d’inerti, che successivamente dovrebbero essere recuperati, è per definizione un punto di deposito di rifiuti speciali    ___Non pericolosi___  e può quindi essere collocato, senza indugio, a meno di 2 Km da un centro abitato; per la precisione: pochi metri.

I dettagli su come stanno le cose si ricavano leggendo il Decreto 189/2016, applicato a un territorio, quello del comune di Fiastra, che è quasi integralmente interno al ParcoSibillini; per conseguenza gli inerti ‘non pericolosi’ sono depositati appena fuori dal Parco, cioè a Polverina, di fianco alle casette dei terremotati della zona rurale di Fiastra!

 


Aggiornamento più recente: del 16/2/2022 

Ad un controllo effettuato ieri sera, 16 febraio 2022, sull’Albo Online del comune di Fiastra (Macerata) è risultato che l’Ordinanza Sindacale n.°2 del 19 gennaio 2022 è stata revocata il 15 febbraio 2022, con ordinanza di revoca n. 8 del 15 febbraio 2022, la quale però non è stata finora pubblica all’Albo comunale (come da foto sotto riportata). La scadenza della pubblicazione all’albo online è comunque indicata al 17 marzo 2022.

Ordinanza sindacale del comune di Fiastra n.° 8, del 15 febbraio 2022

Dalle pagine successive dell’elenco emergeva che pochi giorni prima, l’11 febbraio 2022, era stata pubblicata allo stesso Albo Online una delibera della Giunta del comune di Fiastra, precedentemente non rilevata sul sito del Comune, la delibera n.4 del 14 gennaio 2022, con oggetto ‘Atto d’indirizzo [..]’. Essa dava parere favorevole della Giunta del comune di Fiastra all’adozione della successiva ordinanza n.2 del 19 gennaio 2022 (revocata il 15/2/2022). Il periodo di pubblicazione della delibera è indicato in scadenza il 26 febbraio 2022 (come da foto sotto pubblicata).

Delibra di giunta n.3 del 14 gennaio 2022

 

E’ quindi possibile che la revoca dell’ordinanza derivi da una tardiva pubblicazione della sopra indicata delibera. In tal caso si può presumere che l’ordinanza sarà nuovamente pubblicata dopo il 26 febbraio 2022.

Non è possibile desumere altre informazioni dato che l’ordinanza n.8 del 15 febbraio 2022 (di revoca della precedente ordinanza) non è stata ancora pubblicata all’Albo Online, ma ne sono solo disponibili gli estremi.

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Seguirà aggiornamento (ASAP)

 

Criticità della normativa sismica

In questa sezione saranno approfondite le criticità della normativa sismica che, nella fase di miglioramento e particolarmente adeguamento sismico (demolizione), risultano di ostacolo al mantenimento degli elementi tipici delle architetture agricole e rurali dell’Alto-Maceratese.

Non c’è qui la pretesa, in prima istanza, di fornire suggerimenti strettamente tecnici; vi è comunque la disponibilità/interesse a ospitare in queste pagine contributi tecnici esterni di professionisti abilitati, a intervenire, in fase progettuale, sugli edifici (o anche di ditte esecutrici), con possibili suggerimenti/proposte utili a giungere a una maggiore tutela dei tipici edifici agricoli in pietra, che sono legati alla storia popolare del territorio alto-maceratese e che rischiano, in breve tempo, di sparire.

Si rileva la necessità di proporre suggerimenti tecnici (o auspici normativi) per poter giungere a una maggiore tutela delle architetture rurali tipiche di questi territori, la cui scomparsa è fortemente incentivata, attraverso norme che agevolano molto la demolizione degli edifici, al punto che diviene spesso difficile anche solo ipotizzare opzioni di scelta idonee e concretamente praticabili per giungere alla loro tutela.

Quando si parla di tipicità architettoniche si fa riferimento a precisi percorsi di tutela che non hanno spesso una concreta attuazione, con riferimento alle abitazioni rurali delle quali, per quanto tipiche, non ne è sempre compresa l’importanza per la tipicità rurale locale e il mantenimento della memoria agricola del territorio rurale alto-maceratese.

Manca spesso un’attenzione degli enti locali a identificare i molti borghi rurali antichi presenti sul proprio territorio e le loro tipicità note: le logette, i porticati, le cantine, le torrette, i tetti in coppi, i soffitti pianellati, le aie, i muretti a secco, i vecchi edifici zootecnici, i capanni agricoli, i tipici colori  delle case agricole intonacate. i colori delle abitazioni che forse si adattano poco a contesti di ville, ma certamente non sfigurano e li ritroviamo nelle tradizioni di anche altri territori, attraverso i colori dei dipinti dei pittori impressionisti e macchiaioli italiani dell’800. Nella home di questo sito sono proposti dei collegamenti ad immagini di dipinti di tali pittori, agevolmente accessibili tramite ‘Google Images’.

Guardando immagini di questi vecchi quadri, conservati nelle pinacoteche di tutto il mondo, è incredibile scoprire fotocopie del territorio rurale e agricolo italiano ed europeo, che così era rimasto anche nell’alto-maceratese fino 40-50 anni fa. E’ sorprendente ritrovarne molti elementi ritratti a colori, dal pennello di vari artisiti e scoprire quanto certa tipicità e semplicità fosse apprezzata dai pittori italiani ed europei dell’800 e dai loro estimatori.

Sembra mancare un background di conoscenza e quindi ricerca della storia rurale del proprio territorio.

Nell’obbiettivo di questo sito vi è la proposta della storia rurale di Camponello, uno dei tanti piccoli antichi aggregati agricoli, disseminati nel territorio rurale alto-maceratese, la cui storia necessita di essere approfondita.

Se avete suggerimenti o volete inviare un articolo su questo tema, potete contattare la redazione del sito.

 

Aggregazione di alcuni collegamenti ad utili articoli recenti selezionati: